
Web app
Nel 2023 il MAO – Museo d’Arte Orientale di Torino – ci ha coinvolti in un progetto ambizioso. Un’iniziativa che ha riunito professionisti provenienti da diversi settori con l’obiettivo di rendere il museo un luogo realmente accessibile. Spesso, il termine “accessibilità” rischia di ridursi a un’etichetta commerciale, una lista di azioni standard che poco dialogano con il contesto e gli obiettivi specifici di un ente culturale. Questa volta, però, non è stato così!
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Il nostro compito è stato quello di ripensare un’esperienza digitale che integrasse le esigenze curatoriali del museo con un approccio all’esplorazione sensoriale e alla scoperta. Non volevamo creare semplici “contenuti accessibili” per un pubblico specifico, ma un modello sinestetico in cui l’accesso diventasse l’occasione per nuovi livelli di scoperta. Abbiamo spostato le barriere tra contenuti destinati a un pubblico o a un altro, per costruire un progetto “ampio”, capace di arricchire l’esperienza di ogni visitatore.


Percorsi
Un aspetto particolarmente interessante del progetto riguarda l’idea dell’opera come aggregatore di punti di vista. I curatori hanno scelto di abbandonare la pretesa di una descrizione omnicomprensiva, preferendo invece una narrazione frammentata.
Opere
Le opere diventano lo aggregatori di contenuti. I curatori hanno costruito spunti di osservazione che vanno a popolare percorsi di visita fatti di frammenti, ciascuno portatore di un proprio potenziale di scoperta. Così l’opera non si impone come unica e monolitica, ma diventa un invito a guardare, interpretare e immaginare.
3D
All’interno di questo progetto, che ha visto la collaborazione di diversi esperti, il Politecnico di Torino si è occupato della scansione 3D di alcune opere. Questo media offre vantaggi strategici: consente di realizzare repliche tattili accessibili al tocco, oppure di esplorare punti invisibili al pubblico attraverso le teche. Per valorizzare al meglio queste potenzialità, abbiamo realizzato un editor spaziale, uno strumento che permette di depositare informazioni, notizie o storie in modo puntuale e preciso, legandole direttamente all’esperienza tridimensionale.
Design System
Un design system non è solo una risorsa tecnica: in un progetto così ampio, serve a gestire tanti contenuti diversi in modo ordinato e coerente. Ma è anche uno strumento fondamentale per costruire un’interfaccia chiara, leggibile e accessibile a tutte e tutti.

Lingue
Un aspetto tutt’altro che secondario riguarda la gestione delle lingue: vista la natura orientale delle collezioni, il museo ha scelto di rendere i contenuti disponibili anche in lingue come il cinese tradizionale e l’arabo, il che ha richiesto un ripensamento dell’interfaccia e delle modalità d’uso.





Backend/frontend
Il sistema che si nasconde dietro l’interfaccia utente permette al museo di gestire in modo semplice e intuitivo la complessità delle informazioni necessarie a descrivere, raccontare e presentare ogni opera, integrando tutti i tipi di media disponibili.




Presentazione
Oggi la web app è disponibile come strumento all’interno del Museo: puoi sperimentarla esplorando la splendida collezione e il prezioso progetto curatoriale del MAO, in un percorso in continua e sorprendente evoluzione.





